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La Fontanabuona: la valle dell’Ardesia e dei campanili

La Val Fontanabuona possiede un paesaggio appenninico, verde, lussureggiante, dove le attività economiche e i maggiori insediamenti abitativi oggi si sviluppano nelle aree di fondovalle mentre arroccati sui versanti collinari troviamo le varie località “storiche”, ravvivate negli ultimi anni da una presenza abitativa-residenziale sempre più in crescita.

Il territorio della Fontanabuona si sviluppa a partire da Cogorno, proseguendo per Carasco e Leivi, fino a Lumarzo e Bargagli, lungo il corso del torrente Lavagna e le confluenti valli di Neirone e del Malvaro, seguendo quasi parallelamente la Riviera, al di là del crinale, sino al confine con il Genovesato.

Indicata dai più come la valle dell’ardesia – la cosiddetta lavagna – per l’impatto economico dato dalla lavorazione di questa pietra fin dagli inizi del ‘900, viene ricordata da alcuni anche come la valle dei cento campanili (per i numerosi edifici religiosi, testimonianza di devozione ma anche di attaccamento al territorio), da altri ancora per la Terra degli Avi di Cristoforo Colombo, il grande navigatore.

Per secoli la Fontanabuona è stata crocevia delle ben note Vie del Sale, usate per i traffici commerciali. Un esempio classico: i cereali delle pianure del nord ceduti in cambio del prezioso sale marino (conservazione degli alimenti, lavorazione dei salumi, ecc.) e dell’olio d’oliva.